martedì 15 ottobre 2013

il mio amico Collutiis vince a Pescia 2013


Conosco Duilio (salernitano, nato il 28-8-1976) da... non so più quanti anni. Molti, infatti la prima volta che ci giocai lo vinsi mentre ora partirei con un'aspettativa ben meno entusiasmante. Per quanto, negli ultimi anni, un paio di pareggi glieli abbia strappati. Sconfitte? Non ricordo, mi avvalgo della facoltà di dimenticare le esperienze amare.
Mentre un ricordo entusiasmante ce l'ho relativo al ragazzone di Salerno nel 2002 a Montecatini.
Ero presente quando l'ho visto conquistare il titolo di campione italiano superando il MI Bruno Belotti grazie a una saldezza nervosa eccezionale. Si difese con le unghie e con i denti nelle partite di play - off (erano arrivati entrambi alla pari) riuscendo ad aspettare gli errori del suo più esperto (allora) avversario. Poco dopo iniziò la scalata al titolo di MI e un'estate fa ha raggiunto per un po' di tempo punteggi Elo molto elevati, ora è iniziato il declino... scherzi a parte: ha iniziato a lavorare in un'azienda e ha dovuto tralasciare gli scacchi. Si è perciò trasferito a Firenze e così è probabile che ci vedremo pù spesso dato che io da quasi tre anni ho preso residenza a Larciano.
Al campionato Italiano del 2002 facevo il tifo per lui: spesso si parteggia per chi non parte col favore del pronostico. Inoltre Duilio ispira veramente simpatia. Questo pezzo da 90 (o forse più chili) dello scacchismo italiano ha un'aria da eterno fanciullone con il suo apparecchio per l'udito che lo protegge dalle chiacchiere inutili ma che non protegge gli altri dalla sua verbosità e dalle battute divertenti ma mai pungenti o offensive.
Sulla scacchiera è molto meno inoffensivo!

Innocenti,Giovanni - Collutiis,Duilio [B47]
V Festival Internazionale di Pescia 14.10.2013
1.e4 c5 2.¤f3 e6 3.d4 cxd4 4.¤xd4 a6 la Siciliana Paulsen è una delle armi preferite di Collutiis 5.¥e2
Una delle mosse meno giocate qui, quasi tutti preferiscono 5.¥d3 oppure 5.¤c3, un poco meno elastica.
Un'altra continuazione frequente e importante è 5.c4 che riporta nel Sistema Maroczy che è particolarmente famoso per la replica del Nero detta "Sistema Riccio" raggiungibile con vario ordine di mosse, ad esempio: 5...¤f6 6.¤c3 £c7 7.¥e2 b6 8.¥e3 ¥b7 9.f3 ¥e7 10.0–0 d6

Diamo un'occhiata a 10...¥d6?! Diagramma

XIIIIIIIIY
8rsn-+k+-tr0
7+lwqp+pzpp0
6pzp-vlpsn-+0
5+-+-+-+-0
4-+PsNP+-+0
3+-sN-vLP+-0
2PzP-+L+PzP0
1tR-+Q+RmK-0
xabcdefghy

apparentemente aggressiva, si espone a complicazioni già con la sufficientemente valida 11.¢h1 [ma è interessante anche l'esplosione tattica 11.e5!? ¥xe5 12.f4 ¥xd4 ora il Nero non può giocare 12... ¥d6? a causa della forte 13. ¤db5, un tatticismo che va ricordato, tipico quando l'Alfiere si trova in d6 e non c'è uno scacco a salvarlo) 13.£xd4 e il Bianco catturando il §b recupera il materiale restando con la coppia degli Alfieri] 11...¥xh2 12.f4 ¥g3 13.£d3! minacciando di andare a caccia dell'¥g3, un esempio di quello che può succedere è 13...£d8!? (13...¤g8?! 14.¤db5! e se axb5 la continuazione forte è ¥d4, ragion per cui 14...£d8 15.¤d6+ ¢f8 16.¦f3 £h4+ 17.¢g1 £h2+ 18.¢f1 £h1+ 19.¥g1 ¥h2 20.¢f2 ¥xg1+ 21.¦xg1 £h4+ 22.g3 e alla fine della lunga catena di mosse forzate il Nero perde un pezzo! Bello, vero? Non salva nemmeno la relativamente migliore 17... ¥c6 per un altro colpo tattico, il sacrificio ¦xg3 dato che se la Donna nera riprende in g3 c'è ¥e3-c5+ e il Bianco guadagna la Donna) 14.¢g1! prevenendo lo scacco di Donna in h4 e minacciando, dopo 14...¤c6 15.¥f3 di andare a caccia dell'¥g3 con ¤de2, per cui 15...h5 16.¤de2 h4 17.e5 ¤h5 18.¤e4 ¤b4 19.£d6 Diagramma

XIIIIIIIIY
8r+-wqk+-tr0
7+l+p+pzp-0
6pzp-wQp+-+0
5+-+-zP-+n0
4-snP+NzP-zp0
3+-+-vLLvl-0
2PzP-+N+P+0
1tR-+-+RmK-0
xabcdefghy

e lascio ai miei lettori constatare la pessima situazione del Nero.

Torniamo al Riccio 11.£d2 0–0 12.¦fd1 ¤bd7 13.¦ac1 ¦ac8 Diagramma

XIIIIIIIIY
8-+r+-trk+0
7+lwqnvlpzpp0
6pzp-zppsn-+0
5+-+-+-+-0
4-+PsNP+-+0
3+-sN-vLP+-0
2PzP-wQL+PzP0
1+-tRR+-mK-0
xabcdefghy

Quello che definisce il Riccio è la disposizione dei pezzi neri.
Il Bianco invece potrebbe aver sviluppato l'Alfiere in d3 e avanzato in f4, potrebbe aver giocato precedentemente a3 per impedire ¥b4 alla sesta mossa.
Molto spesso al Riccio si arriva partendo dall'Inglese (guarda caso una delle aperture preferite da Collutiis) e in tal caso il Bianco potrebbe aver messo l'Alfiere in fianchetto in g2 e pure quello camposcuro in b2 ed il §b in b3 per difendere il §c4.
Questa varietà di posizioni, dove è costante la disposizione dei pezzi neri, è stata esaminata nel bellissimo libro "La rivoluzione teorica degli anni '70" di Kasparov. La rivoluzione è nello stravolgimento della sensazione di svantaggio di spazio del Nero per la constatazione delle potenti reazioni del Nero con spinte di rottura in d5 o in b5 o addirittura in f5 o g7-g5-g4 dopo una lunga preparazione. Come gli aculei del Riccio (o Istrice) le azioni o reazioni delle forze nere sono forti come quando una molla compressa si dilata all'improvviso.
La posizione del Nero si dimostra solidissima e difficilmente abbordabile.
Inoltre i pezzi neri sanno sempre dove andare mentre il Bianco, a meno che non sia molto esperto, può perdere molto tempo (sull'orologio) a decidere come schierarsi e può perdersi nei meandri delle piccole differenze dove il Nero può disporre di reazioni impreviste. Ad esempio, nell'ordine di mosse che ho presentato ¥b4 è pericolosa alla settima mossa e induce di solito il Bianco a perdere un tempo all'inizio con a3.
Un'altra possibilità è 9... ¥d6 a cui deve essere pronto a sacrificare con £d2 il §h, cosa che si ripresenta alla mossa 10, dopo che il Bianco ha arroccato. Questo terreno strategicamente minato è particolarmente gradito a chi ha una padronanza completa della strategia e della tattica. Di solito un maestro ha ben ragione col Nero di impostare il Riccio contro avversari meno esperti.
5...£c7 6.0–0 b5 7.a3?!
a) 7.¤c3 ¥b7 8.¥f3 Diagramma

XIIIIIIIIY
8rsn-+kvlntr0
7+lwqp+pzpp0
6p+-+p+-+0
5+p+-+-+-0
4-+-sNP+-+0
3+-sN-+L+-0
2PzPP+-zPPzP0
1tR-vLQ+RmK-0
xabcdefghy

è una posizione molto importante, il testo "Winning with thw Kan" di Mortasavi, dice che il Nero sta male avendo prematuramente indebolito il fianco di Donna, cosa che dà al Bianco l'opportunità, in caso di 8...d6 (8...¤f6? 9.e5!) 9.a4 mettendo in imbarazzo l'avversario: 9...b4 10.¤a2 ¤f6 11.¦e1! (ma non 11.¤xb4? d5).
b) Sconsigliabile è 8...¥d6 9.a4! una novità trovata alla scacchiera, come ha scritto il conduttore dei pezzi bianchi commentando la partita Gashimov (2679) - Svidler (2746) e che dovrebbe mettere la parola fine a questa variante del Nero 9...¥xh2+ 10.¢h1 ¥e5 (10...b4 11.¤cb5! axb5 12.¤xb5 £e5 13.g3 e il Nero sta malissimo) 11.axb5 ¤f6 12.¥e3 ed il Nero finì col perdere arroccando mentre aveva chance di mantenere incerta la lotta con ... h5. Ma la continuazione esatta del Bianco era 12.£d3! h5 13.¦a4 secondo Gashimov ma il computer preferisce 13. ¥e2 o 13. ¦d1.
c) la replica adeguata a 7.¤c3 ¥b7 8.¥f3 esiste: ¤c6! Diagramma

XIIIIIIIIY
8r+-+kvlntr0
7+lwqp+pzpp0
6p+n+p+-+0
5+p+-+-+-0
4-+-sNP+-+0
3+-sN-+L+-0
2PzPP+-zPPzP0
1tR-vLQ+RmK-0
xabcdefghy

Mossa che ha dato al Nero risultati soddisfacenti, un esempio addirittura di vittoria in 66 mosse dopo una lunga lotta in precario equilibrio è Felgaer (2573) - Nikolov (2589):
9.¤xc6 dxc6 10.a4 b4 11.¤b1 c5 (11...¤f6 potrebbe essere perfino migliore 12.¤d2 a5!? preparando ¥a6, ma bisogna considerare il sacrificio, forse scorretto ma complicato 13.e5!? ragion per cui va pure bene per il Nero ritardare a5 e assicurare prima il Re con 12... ¥e7 o 12... ¦d8) 12.¤d2 ¦d8 13.£e2 ¤f6 14.¤c4 ¥e7 15.g3 ¤d7 16.¥f4 e5 17.¥d2 a5 18.¤e3 0–0 19.¤f5 ¦fe8 20.¥g2 ¥f8 21.¦fd1 c4 e il Nero non ha più difficoltà serie.

7...¥b7 8.¤c3 ¤c6 ecco, la posizione somiglia alle analisi su esposte con a3 per il Bianco che potrebbe essere una perdita di tempo in apertura, si può sfruttarla? 9.¥e3 ¦c8 10.¤xc6 £xc6
L'ex campione italiano deve aver pensato: il tempo perso dal Bianco lo sfrutto per immobilizzare il ¤c3 riprendendo in c6 con i pezzi per mantenere pressione sulla colonna. Bene, ma potrebbe essere antipatica 11.¥f3 o ancora di più 11.¥d4 e cerco di immaginare le risposte di Duilio: in questa variante alla partita va sempre bene 11...¤e7 mentre ritengo che 11...£c7 sia soddisfacente anche dopo la replica 12.e5 ¤e7 mentre non mi piacerebbe 12...¥xf3 13.£xf3.
Io, nella calma di casa e con l'aiuto dell'amico metallico, propongo 13...d5 che pure ha un significato strategico valido per il Nero, ¥e3 cattivo, anche se il ritardo di sviluppo nero fa un po' paura a noi umani...
13.¥xb7 £xb7 14.£d3 ¤f5 Diagramma

XIIIIIIIIY
8-+r+kvl-tr0
7+q+p+pzpp0
6p+-+p+-+0
5+p+-zPn+-0
4-+-+-+-+0
3zP-sNQvL-+-0
2-zPP+-zPPzP0
1tR-+-+RmK-0
xabcdefghy

Il vecchio marpione ce l'ha fatta: ha piazzato un gran bel Cavallo in una casa d'avamposto e ha chance di pressione sul lato di Donna, non gli resta che sviluppare l'¥f8 e arroccare... che cosa può fare il giovane Giovanni in due tempi prima del completamento dell'apertura del Nero?
15.¦ad1
Un po' poco... l'unico tentativo di infastidire l'avversario potrebbe essere 15.a4 ¥b4 16.axb5 ¥xc3 con l'affascinante tattica 17.bxa6 £xb2 18.a7 Diagramma

XIIIIIIIIY
8-+r+k+-tr0
7zP-+p+pzpp0
6-+-+p+-+0
5+-+-zPn+-0
4-+-+-+-+0
3+-vlQvL-+-0
2-wqP+-zPPzP0
1tR-+-+RmK-0
xabcdefghy

ora è chiaro che un minimo di timore reverenziale non faccia gradire le complicazioni ma avendo la sensazione che il Nero stava progredendo forse bisognava buttarsi all'arrembaggio. E che cosa dovrebbe fare il Nero concretamente in vista della promozione e della minaccia ¦ab1 che guadagna l'¥c3 in vista di ¦b8 se la Donna scappasse in a2, o ¦b3 se scappasse in a3?
Vediamo: 18...£b7! 19.£xc3! ¦xc3 20.a8£+ £c8! 21.£xc8+ ¦xc8 e il risultato più probabile sarebbe il pareggio con 22.¥d2 o 22.¥c5.
 15...¥e7 16.¤e4 insomma... il Nero non è riuscito a immobilizzare il ¤c3, ma Duilio non credo sia più timoroso della debolezza della casa d6 per via di 16...¦c4 17.f3 Diagramma

XIIIIIIIIY
8-+-+k+-tr0
7+q+pvlpzpp0
6p+-+p+-+0
5+p+-zPn+-0
4-+r+N+-+0
3zP-+QvLP+-0
2-zPP+-+PzP0
1+-+R+RmK-0
xabcdefghy

infatti l'avamposto d6 non è più sfruttabile efficacemente perchè 17.¤d6+ ¥xd6! 18.exd6 chiudendo la colonna d favorisce la sicurezza del Re nero che potrebbe perfino sferrare un attacco immediato con il potente Cavallo (e dire che alcuni dicono che gli Alfieri sono migliori...) 18...¤h4 19.f3 ¦g4 20.¦f2 ¤xf3+ 21.¢h1 ¤h4.
17...£c6 l'amico Duilio non si priva facilmente di un bel Cavallo... e forse fa male!
Un altro mio amico, che dimora sotto la scrivania, mi mostra (ovviamente sul monitor, lui non parla e non si muove mai fisicamente) [17...¤xe3 18.£xe3 ¦xc2 come vantaggiosa, sia pure di poco, per il Nero 19.¦f2 ¦c7!? 20.¦fd2 0–0 infatti la coordinazione dei pezzi bianchi dà qualche fastidio al Nero.
Ora l'umano furbacchione ha teso una trappoletta in cui Innocenti è innocentemente caduto.
18.¦f2? subendo un sacrificio di qualità che porta a vantaggio netto del Nero.
Ma la cosa strana si sarebbe vista in caso di 18.¥f2 che perde il §c apparentemente senza compenso ma 18...¦xc2 19.b4 Diagramma

XIIIIIIIIY
8-+-+k+-tr0
7+-+pvlpzpp0
6p+q+p+-+0
5+p+-zPn+-0
4-zP-+N+-+0
3zP-+Q+P+-0
2-+r+-vLPzP0
1+-+R+RmK-0
xabcdefghy

pone un problema di non facile soluzione: come completare lo sviluppo dato che il Re nero serve a difendere il §d7 altrimenti indifendibile? Il mio amico metallico dà l'arrocco e la parità dopo £xd7, noi umani proviamo a evitare di perdere il §d7 e far entrare in azione la ¦h8 per mezzo di qualche operazione a Est: 19...h5 20.¤c5 ¦c4 21.¤xd7 h4 22.¤b8 £b7 23.£d7+ £xd7 24.¦xd7 ed il Bianco è riuscito a sconvolgere la logica naturale del gioco. Ecco perchè sarebbe stato meglio cambiare l'¥e3 alla mossa 17.
Comunque... ha avuto ragione Collutiis...
18...¦xe4 19.fxe4 ¤xe3 20.£xe3 ¥c5 21.£d3 0–0 tecnica da professionista, la qualità non scappa e infatti si guadagna un tempo: 22.¢f1 ¥xf2 23.¢xf2 £c5+ 24.£d4 £xc2+ 25.¦d2 £c6 26.¢e3 £c1 27.£xd7 £g1+ 28.¢f3 £xh2 29.£c7 g5 [29...f5] 30.¦d8 £f4+ 31.¢e2 £xe4+ 32.¢f2 £f4+ 33.¢e2 £c4+ 34.£xc4 bxc4 35.¦d6 ¦b8 36.¦xa6 ¦xb2+ 37.¢f3 ¦b5 38.¢e4 ¦c5 39.¦b6 c3 40.¦b1 ¦a5 41.¦b3 c2 42.¦c3 ¦a4+ 43.¢d3 ¦xa3 44.¢xc2 ¦xc3+ 0–1


venerdì 12 ottobre 2012

Musica e scacchi: intervista ad Ennio Morricone


Decido di iniziare questo blog riportando una mia intervista di molti anni fa a Ennio Morricone, pubblicata sulla rivista Torre & Cavallo (giugno 1991).
Ennio Morricone, grande appassionato di scacchi, ha affermato, tra l'altro, che "gli scacchi hanno a che fare più con la musica che con la pittura" e che "gli scacchi sono una filosofia [...] capisco quelli che si mettono a giocare a scacchi in modo professionale".
La musica di Ennio Morricone è sempre significativa quanto l'immagine, centrale come i momenti culminanti della resa dei conti, sempre presente nelle favolte per fanciulli diventati adulti. Una dose di follia, di mania di onnipotenza, di egocentrismo primordiale di trova in ogni scacchista, in ogni giocatore di qualsiasi gioco, in ciascuno di noi.. ed Ennio Morricone è un appassionato di scacchi.. Come poteva non esserlo?!
Siamo nella casa del Maestro, in un grande salone confortevole e silenzioso, nonostante il rumore e il traffico del centro di Roma siano in fondo a una scalinata.

La nostra amica Daniela Romano ha detto che gli scacchi hanno a che fare più con la musica che con la pittura, perché in essi c'è scansione temporale. Non a caso molti musicisti riescono bene negli scacchi, forse più di quanto accada ad esponenti delle arti visive.
Sì, probabilmente c'è qualcosa di vero. Nella musica c'è energia, spazio, tempo.. nella pittura il tempo è assente, c'è spazio.

Ora Ennio guarda il soffitto, sembra che parli con se stesso, lentamente.

L'energia no, a meno che...l'energia del tratto, del colore.. forse in questo senso c'è. Nella musica ci sono tempo ed energia, in movimento.
Chissà se altri esponenti delle arti visive troverebbero qualche argomentazione, che a noi non viene in mente, contro quest'idea. Un' altra pittrice, la spagnola Isabel Fernandez- quindi quel che dice può essere interessante perché frutto di una mentalità e sensibilità diverse dalle nostre- ha esposto quest'idea: "..ascoltare  è un'attività più spirituale che vedere. La vista è un senso più istintivo, animale, richiede solo il controllo tecnico della mente sulla mano e sugli altri strumenti. La bellezza nella pittura è un fatto. Quindi, ascoltare, che è solo apparentemente passivo, è superiore a vedere". Probabilmente in questa valutazione c'è un modo troppo professionalmente deformato di intendere il trattamento dell'immagine come un processo operativo. Forse, ascoltare e vedere alla fine si fondono nel comprendere.
Tutto ciò è stimolante, comunque l'udito implica un'elaborazione temporale (il suono si svolge nel tempo). Il caso del cinema è particolare: immagine e suono sono ambedue in divenire. Il cinema serve sia la vista che l'udito. Spesso la gente, e purtroppo anche i registi, trascurano l'udito per la vista, non pongono la stessa attenzione e pretendono in modo diverso e sbagliato, contraddittorio, da essi.
Ad esempio, l'importanza che si dà all'immagine è centrale, ma non si pretende che l'occhio ne recepisca contemporaneamente due o più. Invece il suono è sottovalutato, fa da contorno, e si pretende che dialoghi, si pretende che musica e rumori siano presenti e recepiti insieme dall'orecchio. Ciò è impossibile, la concentrazione non può dividersi, anche l'udito ha le sue esigenze e non può seguire due fonti sonore o suoni allo stesso tempo, come l'occhio non può recepire due immagini contemporaneamente. Forse la gente e i registi dovrebbero allenarsi di più ad ascoltare.
Cosa sono gli scacchi per lei?
Gli scacchi sono una cosa importante. Gli scacchi sono molto più di un semplice passatempo, e già sarebbe abbastanza se fossero soltanto un gioco. Gli scacchi sono una filosofia.
Gli scacchi come filosofia. Ecco un tema molto interessante sul quale non posso dilungarmi per motivi di spazio, però posso annunciare che nel prossimo numero di Torre & Cavallo comparirà su tale argomento un breve articolo del giornalista Stefano Fabbri.

Intanto Ennio riprende a parlare.

Gli scacchi sono uno specchio della lotta della vita. Ci si può specchiare in essi e capire aspetti del proprio carattere. Possono essere un mezzo per entrare dentro noi stessi...
Ed anche nella personalità degli altri, degli avversari e degli amici con cui si gioca, si analizza..
Sì, è vero. Giocare a scacchi è un'attività utile, bella, se avessi più tempo lo farei più spesso. Capisco quelli che si mettono a giocare a scacchi in maniera professionale. Però gli scacchi non devono essere trattati per denaro.
Ma applicarsi agli scacchi, studiare, e tendere alla perfezione implica una dedizione simile a quella che devono avere campioni del tennis e altri sport o di chi fa della propria attività artistica una professione.
Certamente.
Quindi ritiene giusto che esista una dimensione professionistica del gioco degli scacchi?
Sì, come esiste per il tennis, o il calcio, anzi, giocare a scacchi implica un'applicazione superiore a quella che serve per il calcio.
Eppure ci sono calciatori pagati spropositamente. Comunque, c'è tanta gente disposta a pagare per veder qualcuno fare una cosa, esprimere una capacità, dare spettacolo.. Ma lasciamo perdere questo discorso che porta a luoghi comuni sulla società dei consumi. 
Quali sono i campioni che le piacciono di più?
Beh, senza dubbio Fischer, forse anche perché appartiene a un'epoca in cui dedicavo più tempo agli scacchi, e poi Karpov.. sì ovviamente anche Kasparov, che è stato un po' gradasso in diverse occasioni. E poi Karpov mi piace perché è uno sfortunato, ha perso incredibilmente l'occasione di riconquistare il titolo nel quarto match. Inoltre, per quel che posso capirne io di scacchi, mi pare abbia raggiunto e mantenuto la perfezione per un periodo di tempo lunghissimo.
Viene alla mente il tennista Connors, dopo tanti anni è sempre stupendamente appassionato alla sua disciplina, sempre ai massimi livelli, nonostante tanti ragazzini prodigio che arrivano, vincono, e poi se ne vanno, come Mc Enroe.
Ma, tornando agli scacchi, Kasparov non sembra uno che se ne va! Sarà interessante vedere la sua longevità. Mi tolga una curiosità: a che livello gioca il Maestro di musica Ennio Morricone?

Una breve risata, poi:

Se questa chiacchierata è finita potremmo fare una partititna, e se non ci bastasse il tempo potremmo continuarla telefonicamente. Le dò un'idea: perché non gioca una partita con ogni personaggio che intervista?
Sì è un'idea divertente, la terrò presente. Intanto possiamo iniziare noi.

Ennio mi porta nel suo studio, mentre sistemiamo i pezzi chiedo:

Riesce a coltivare la passione per gli scacchi?
Gioco raramente con mio figlio, qualche volta ci vediamo con degli amici e facciamo delle lampo. Devo dire che sono peggiorato proprio da quando ho iniziato a giocare blitz.
Prendo il bianco?
Sì, prego.

1. d4 Cf6 2. c4 e6 3. Cc3 d5
Ho pensato un po' prima di evitare la Nimzoindiana e rientrare  in una partita di Donna: pensavo che in tal modo Ennio avrebbe resistito di più.

4. Ag5 Cbd7
Qi devo dire che ero curioso di verificare se il mio illustre avversario cadeva nel vecchio trucco 5. cxd5 exd5 6. Cxd5? Cxd5 7. Axd8 Ab4+ ed il Nero guadagna un pezzo.

5. e3 a6 9. 0-0 b5 10. Ab3 Ab7 
No, non lo è.

5... Ae7 6. Cf3 0-0 7. Ad3
Questa è una mossa deboluccia, Tc1 o Dc2 cercano di evitare la perdita del tempo, che ora avverrà.

7...dxc4 8. Axc4 9. 0-0 b5 10. Ab3 Ab7 11. Tc1 c5 12. d5 exd5 13. Cxd5 Cxd5 14. Axd5
Dovrei fare il genlteman e non dire di aver fatto ripetere la mossa a Ennio (che aveva giocato 14. Axe7?? Cxe7) ma, considerando quel che è accaduto dopo.. cerco di difendere così il mio amor proprio.

Da quanto tempo non gioca qualche torneo o non passa una serata con degli scacchisti?

14...Axd5 15. Dxd5 Axg5 16. Dxg5

Sono molto contento, avrò sicuramente ancora Ennio Morricone a mia disposizione per un bel po' di tempo, infatti questa posizione è così piatta da non permettere gravi errori a nessuno.

Tornei non ne gioco da tantissimo tempo. Mio figlio è arrivato alla seconda nazionale. Purtroppo non ho tempo.. Però, come ho detto, qualche volta mi vedo con degli amici, ad esempio proprio ieri ho giocato con il compositore Egisto e ho pattato. Egisto ha vinto una partita a Mariotti pochi giorni addietro, il 14 aprile, in occasione della simultanea che Sergio ha tenuto per l'inaugurazione della nuova sede dell' Accademia Scacchistica Romana. Quindi sono molto soddisfatto.

16... c4 17. Dxd8 Tfxd8 18. Tfd1 Rf8 19. Td6 Cc5 20. Tcd1 Re7 21. Txd8 Txd8 22. Cd4 Rf6 23. Rf1 Ca4 24. Td2 Tc8

Qual è stato il periodo in cui ha giocato meglio?
Circa 15 anni fa. Mi vedevo spesso con il Maestro Riccardo Ianniello. Allora era un giovane promettente e giocando con lui, più che studiando, feci buoni progressi. Oggi non solo no ho tempo, ma spesso sono troppo stanco per impegnarmi negli scacchi, persino contro i computer. Ne ho due, cioè ho il programma Sargon per un computer, e la scacchiera elet ronica Mephisto.


Intanto è arrivato il momento di fare qualcosa nella partita, vorrei tirare qualche trucco, basato sulla maggioranza di pedoni ad Ovest:

25. Ce2 b4 26. Td6+ Re7 27. Txa6 Cxb2 28. Cd4 c3 29. Tc6 Rd7 30. Txc8 Rxc8 31. Re2

Quel che segue non l'ho detto ma solo pensato: ma che ho combinato? come posso evitare la perdita del pedone b4 conseguente a Cd4-c2? E' il colmo , sto per perdere con un giocatore di seconda categoria nazionale... E non mostra ombra di emozione. Accidenti alla distrazione e al mio desiderio di non battere subito Ennio Morricone per avere più tempo per parlargli.
Calma! Mi viene in mente l'idea di portarla il più alle lunghe possibile, al fine di spospendere e continuare telefonicamente, o meglio, non continuare più.

31... Rb7 32. Cc2 Rc6 33. Cxb4+ Rb5 34. Cc2 Rc4 35. Ca3+ Rb4 36. Cc2+ Rc4

Non è facile vincere, forse mi posso accontentare di aver pattato con lei.

Ennio sta per ripetere la mossa, e io per scrivere "patta" sul foglietto che mi ha fornito per segnare le mosse, quando dice:
Beh, voglio provare a giocare ancora.

Ma che, mi prende anche in giro?

37. g4 Ca4 38. Ca3+ Rb4 39. Cc2 Rc4

Forse ora si deciderà a far patta?

40. e4
No.
40... Cc5 41. Re3 g5 42. f3 f6

A questo punto chiedo candidamente:

potremmo continuare telefonicamente, perché si è fatto tardi e il finale necessita di un certo studio?
Sarà interessante analizzarlo per scoprire il modo migliore di sfruttare il piccolo vantaggio del bianco.
Sì va bene. Io la ringrazio per non avermi massacrato in poche mosse.
Non dica così, l'ho aiutata meno di quanto lei creda, ed il mio finale è inferiore. Sono invece io a ringraziarla. Mi dica un'ultima cosa: lei pensa che gli scacchi siano un gioco troppo competitivo, maschilista, cattivo?
(sto pensando alle mie emozioni in questa partita "amichevole").
Poi risponde lui:
Ma no, nella vita c'è la competitività, così c'è anche negli scacchi. E non credo che siano maschilista più di ogni altra disciplina agonistica.
Ha ragione. In fondo una sconfitta a scacchi non può che far ridere della propria stupidità, qui non c'è sfortuna, tutto è visibile e prevedibile. Le partite non terminano tutte pari solo perché tutti commettiamo degli errori.

E mentre sorrido penso: questa è proprio la classica giustificazione "mal comune mezzo gaudio".

Mentre Ennio mi accompagna alla porta, sparo un altro paio di domande:
Le è mai capitato di giocare e sentirsi imbarazzato contro una donna?
No, non mi sono mai sentito imbarazzato. Anzi, mi è capitato di vincere con una Maestra, di cui non dirò il nome, e ne sono lusingato.
Si considera un giocatore di scacchi combinativo o posizionale?
Beh, mi piace il gioco chiuso. Poi, quando ho sviluppato i pezzi e la posizione me lo consente, sì, mi piace anche fare un bell'attacco, combinare.
Caro Maestro, lo prevedevo.

Successivamente ho rivisto Ennio Morricone, e abbiamo discusso della partita interrotta. Voglio chiarire che, se è vera la sorpresa del momento in cui ho perso il pedone, ho altresì esagerato il mio disappunto allo scopo di divertire un particolare lettore... Ennio Morricone. Quello che segue è una testimonianza del livello di gioco del mio illustre avversario: non credo che il finale sia vinto dal Bianco.
Poi Ennio e io abbiamo analizzato un po' la posizione e concluso che con 43.Ce1 Ca4 44. Cd3 Cb2 45. Cc1 Cd1+ 46. Re2 Cb2 la patta sembra inevitabile.



Sono passati ventun anni da quando presi in gestione la rivista Torre & Cavallo, e ottenni quest'intervista.
Sono un ammiratore incondizionato del grande compositore, che purtroppo non ho più avuto occasione di incontrare, ma solo di seguire nelle sue apparizioni in tv. Penso che sia l'italiano più importante che gioca a scacchi  e dobbiamo ringraziarlo per aver creato e donato l'inno delle Olimpiadi degli Scacchi svoltesi a Torino nel 2006.